È la persona a cui, se spaventati, stringiamo la mano: quella i cui occhi hanno il potere di tranquillizzare e rassicurare… potremmo definirla l’angelo della poltrona, se non fosse che le sue competenze e la sua professionalità ne fanno l’indispensabile braccio destro di ogni odontoiatra.
Sicuramente lo avrete già intuito, oggi vogliamo presentarvi un’altra figura dello studio odontoiatrico: l’Assistente alla poltrona definita in termine tecnico ASO (Assistente Studio Odontoaitrico). Si tratta di una figura che assomma su di sé diversi, fondamentali compiti, che vanno dall’assistenza operativa all’odontoiatra a quelle più puramente gestionali e amministrative là dove, negli studi di piccole dimensioni, non esiste una figura specifica con il ruolo di segretaria.
Non solo: l’assistente alla poltrona è spesso la prima persona con cui un paziente entra in contatto nello studio dentistico, a lei, quindi spetta il compito essenziale di accogliere, fare accomodare e mettere a proprio agio ogni paziente. Allo stesso tempo, è anche la persona che prepara la postazione di lavoro, i materiali e gli strumenti necessari al dentista per svolgere gli interventi, da quelli più semplici a quelli più complessi. Durante le sedute con i pazienti, passa gli strumenti al dentista, fornendogli assistenza continua. Al termine delle sedute, una volta dimesso il paziente, risistema gli strumenti utilizzati (come turbina, manipoli, siringhe aria/acqua, pinze, frese, spatole, lampade polimerizzatrici), smaltendo i materiali monouso secondo le normative vigenti e occupandosi di tutta la delicata fase di disinfezione e sterilizzazione degli strumenti. Quella dell’Assistente alla poltrona è, quindi, una figura polivalente, che trascorre la maggior parte del tempo a contatto con i pazienti, oltre che con l’odontoiatra, svolgendo un lavoro che richiede impegno e professionalità.